Storia del sistema monetario: “La finestra d’oro”

Sistema monetario finestra doro

Le valute ufficiali del mondo occidentale fino al 1947 erano convertibili in oro.  Questo era comunque stato possibile solo in parte, per via del regime di “riserva frazionaria” applicato anche dalle “banche centrali”.

LA CHIUSURA DELLA FINESTRA D’ OROlingotti-oro

Nel corso della prima metà del ventesimo secolo, la Bank of England cercò di disincentivare questa pratica. Fece una massiccia campagna mediatica durante la prima guerra mondiale.

Nella maggior parte dei paesi occidentali si arrivò a vietare ai cittadini la possibilità di convertire le proprie banconote in oro. Mentre era in genere possibile farlo per cittadini stranieri e istituzioni estere.

Nella storia del sistema monetario occidentale, si ripetono periodicamente meccanismi simili.

Nella prima metà del novecento venne vietata ai cittadini di molti stati la riconversione delle banconote in oro. Ora viene vietato agli stessi di fare movimentazioni in contanti per valori superiori a certi limiti. Oppure, entro gli stessi limiti, di ritirare denaro contante dai propri conti correnti.

Il limite delle movimentazioni in contanti è calato velocemente negli ultimi anni. In Italia è sceso da 12500 a 1000 euro. Questo è accaduto proprio in corrispondenza della cosiddetta “crisi finanziaria” e di una possibile veloce perdita di fiducia nel Sistema.

Negli Stati Uniti, tra la prima e la seconda guerra mondiale, fu addirittura vietata la detenzione di oro fisico ai cittadini comuni, e tutto l’oro fu “confiscato”. Ai cittadini fu quindi chiesto di riconsegnare il proprio oro allo Stato in cambio di un certo numero di dollari all’oncia.

Venne poi rivalutato di circa il 50%, da un giorno all’altro. Questo ha causato un’ immediata svalutazione dei dollari circolanti nei confronti dell’oro. Inoltre il cambio in dollari era fissato dallo Stato ed era invariato da anni.

Gli unici a salvarsi da questo “scherzetto” furono i più lungimiranti e abbienti, che conservavano l’oro all’estero. Da un giorno all’altro se lo ritrovarono con un valore in dollari molto più alto e divennero ancora più ricchi di quanto probabilmente già erano.

dollaroLA CONVERTIBILITA’ DEL DOLLARO

Tornando al tema della “convertibilità”, la sigla degli accordi di Bretton Woods nel 1947 mise il dollaro al centro del sistema monetario occidentale. Venne conservata solo per il dollaro la convertibilità in oro. Mentre per tutte le altre monete veniva stabilito un rapporto di cambio fisso.

Quindi le lire, dopo il 1947 non potevano più essere convertite in oro. Potevano essere convertite in dollari e solo questi poi in oro. Il legame con l’oro impose al mondo intero il ruolo strategico del dollaro e degli Stati Uniti nel sistema monetario occidentale. Questo quale riconoscimento per la loro vittoria nella seconda guerra mondiale e testimonianza del loro ruolo di super-potenza globale.

Il giorno di ferragosto del 1971 segna però fine della convertibilità del dollaro in oro. E anche la fine di ogni legame delle monete occidentali con una qualche “copertura” fisica. Quel giorno Richard Nixon, con una mossa repentina e a sorpresa, annunciò misure molto severe per “limitare gli attacchi valutari al dollaro”. Quindi decise di chiudere  “temporaneamente” la cosiddetta “gold window”, la finestra di convertibilità del dollaro in oro.

Inutile dire che quella finestra non venne mai più riaperta. Da quel momento non solo il dollaro, ma anche tutte le monete occidentali legate ad esso come valuta di riserva persero ogni legame con la copertura in oro. Nonostante alcune banche centrali possiedano ancora riserve d’oro, esse non hanno più alcun legame con la quantità di moneta circolante. E non possono certo essere chieste in cambio di alcuna banconote.

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DORATA IGNORANZA

A volte nemmeno tecnici e professori hanno piena consapevolezza del funzionamento del nostro sistema monetario. Mi permetto una piccola digressione sul tema.

Qualche anno fa, iniziai ad occuparmi di sistemi monetari ed ebbi occasione di parlare di questo argomento con un professore universitario. Era italiano e insegnava negli Stati Uniti dove mi ero recato per assistere ad una sua conferenza divulgativa. Trattava tematiche filosofiche e si parlava del “futuro dell’umanità”, in una sala gremita di gente.

Il professore aveva posto l’accento sul tema della “fiducia” e sui suoi legami con l’evoluzione della situazione socio-politica globale. Al termine del suo intervento, non appena diede la possibilità al pubblico di fare domande, presi la parola.

Lo interrogai in merito a quanto secondo lui il tema della “fiducia” fosse importante in relazione a quello del “denaro”. Dato che tutte le monete occidentali, dopo la chiusura della “finestra dell’oro”, non sono più coperte da alcun valore concreto, ma unicamente dalla fiducia di chi le utilizza.

Il professore indispettito, dichiarò davanti ad oltre trecento persone che quanto dicevo a lui non risultava. Anzi che tutta la moneta circolante doveva per forza essere coperta dall’oro, per i dollari dall’oro di Fort Knox. «Altrimenti come potrebbe funzionare il Sistema e come potrebbe avere valore il denaro?» mi rispose con scherno.

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