Il Signore degli Anelli, metafora della società

Sicuramente Il Signore degli Anelli è una metafora della nostra società, in cui tutti ci riconosciamo. Vediamo perchè e come si verifica tutto questo nella nostra vita di tutti i giorni.

IL SIGNORE DEGLI ANELLI: LA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE
È un racconto fantasy che narra una storia di lotta tra due fazioni. Quella del male, guidata da Sauron, capo degli “orchi”, e quella del bene, guidata da Gandalf. Quest’ ultimo è il condottiero buono che guida la missione per salvare i Popoli Liberi della Terra di Mezzo. (Un luogo immaginario, paradiso di pace, dove è ambientato il racconto).

Il romanzo di Tolkien apparve per la prima volta nel 1954, ma ancora oggi seduce milioni di lettori di ogni età e cultura. Anche grazie alla fortunata trasposizione cinematografica di Peter Jackson. Ma perché, cosa avrà mai di così speciale?
Così come Gandalf e Sauron, Bene e Male, si fronteggiano nel romanzo, anche la nostra società oggi si trova in un momento di conflittualità. Una lotta tra fazioni e ideologie opposte, tra lobby di potere che dettano le loro condizioni e cittadini che reclamano i loro diritti calpestati.
E così anche noi siamo chiamati a intraprendere la nostra lotta per riaffermare il bene comune ed evitare che lo sfruttamento, le ingiustizie e gli interessi di una minoranza abbiano la meglio sui diritti umani. Dobbiamo cominciare a rimboccarci le maniche e a dare qualche calcio negli stinchi ai cattivoni. E per farlo c’è bisogno di armi concrete.

Lo strumento più importante per affrontare il “conflitto” nella nostra società

E qual è lo strumento più importante che oggi possiamo utilizzare nella nostra società? Quello che gioca un ruolo fondamentale nel conflitto tra il bene e il male? La Compagnia dell’Anello combatteva con archi, frecce e magia. E noi, cosa abbiamo a nostra disposizione, oggi? Una, tra tutte, è l’arma più potente: il denaro! Pensaci un attimo.
Quanti morti e feriti ha provocato nella storia? Chi di noi non ne è stato traumatizzato in qualche modo?

denaro

Se vuoi approfondire questo tema e tanti altri ostacoli, inganni e false credenze che hanno letteralmente imprigionato il tuo modo di vedere la realtà, siccome siamo nel mezzo di un cambiamento epocale che ci spinge verso una nuova consapevolezza, ho deciso di regalare il libro in formato PDF “Uscire dalla Crisi” assieme al corso “Oltre il Velo di Maya” gratuitamente.

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Proprio come fosse stato usato come un’arma contro di noi. Eppure il denaro in se’ è uno strumento neutro, non è buono o cattivo. Ciò dipende da come viene utilizzato.
I soldi sono il mezzo più efficace, perché smuovono le situazioni, originano progetti e iniziative e determinano le possibilità di un qualche accadimento.

Quindi il primo passo che possiamo fare per iniziare la nostra battaglia per la conquista di un mondo migliore è ricordarci che, ogni volta che utilizziamo dei soldi per acquistare un prodotto o un servizio, stiamo dando potere, stiamo dando un’arma in più, a colui che stiamo pagando.

Perciò, ogni volta che compite un acquisto, domandati prima chi stai finanziando con i tuoi soldi. E cosa ci farà quella persona, quell’ente, quell’azienda. Quale fazione state sostenendo? Quella dei buoni o quella dei cattivi?

Stai mantenendo un sostenitore del Sistema? O qualcuno che il Sistema lo vuole cambiare, rinnovare, migliorare?

Per ogni euro che spendi, chiediti a chi lo stai dando e dove andrà a finire. Stai sostenendo Gandalf o Sauron? O nemmeno lo sai?

Fai attenzione anche a un’altra cosa

Quei soldi in tuo possesso, che qualcuno ti ha dato in cambio di un certo servizio, te li siete guadagnati perché hai fatto qualcosa di buono per la società, per il bene comune? Oppure sono frutto di un lavoro che alimenta il Sistema e i suoi meccanismi?

Se lavori per una banca o una multinazionale farmaceutica, se è Sauron a pagarti lo stipendio, non è sufficiente adottare un bimbo africano a distanza per farti sentire la coscienza a posto.

Dobbiamo innanzitutto acquisire consapevolezza di quello che facciamo. Quando faremo questa scelta, prima perderemo molte delle nostre false sicurezze, ma poi saremo sicuri che ogni nostra azione andrà nella direzione giusta.

 

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Questo progetto, figlio dei sogni di Marco Fincati, ideatore del Metodo RQI che ha già aiutato migliaia di persone a vivere in coerenza, grazie al contributo del ricavato dei corsi RQI e delle BIOTEC.

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