E allora, possibile che non ci siano altre soluzioni, oltre al nucleare, in sostituzione al petrolio e al gas naturale che sono in via di esaurimento? Una c’è, e viene da colui che dà luce, energia e nutrimento a ciascuna forma di vita sul nostro pianeta. Il Sole.
IL SOLE, GRANDE FONTE DI ENERGIA GRATUITA E PULITA
Il Sole irradia gratuitamente e quotidianamente sulla Terra un’enorme quantità di energia, pari a un miliardo di miliardi di Kwh/anno. Questa quantità di energia è quella che riceve il solo pianeta Terra, senza quindi considerare quell’energia che il Sole irradia per il resto dell’universo.
Ma quanto vale, in termini di resa energetica, un miliardo di miliardi di Kwh/anno di energia?
Vale 10mila volte il fabbisogno totale dell’intera umanità, ogni anno. Ma oggi cosa ci facciamo col Sole? Al massimo ci esponiamo ai suoi raggi per abbronzarci! O vi lasciamo esposti i panni del bucato ad asciugare! Fino all’avvento dei primi pannelli solari, che sono piuttosto recenti, non lo abbiamo sfruttato molto di più. Eppure il Sole è energia pulita, gratuita, abbondante, disponibile ogni giorno. Bisogna solo capire come sfruttarla.
L’esempio dell’ Umbria
In Umbria, ad esempio, qualcuno l’ha già capito. Al Parco dell’Energia Rinnovabile (PeR) hanno costruito una piccola unità abitativa di circa 30 metri quadrati, completamente autonoma e indipendente. Si trova nell’area antistante la struttura ricettiva del parco.
L’unità abitativa è dotata di pannelli fotovoltaici, che convertono la luce del Sole in energia elettrica, e la accumulano in alcune batterie. Ci si può illuminare le stanze, la sera, ricaricare il telefono o il computer e attaccare la linea internet. Insomma, si è autonomi al 100%. Qualora l’energia del Sole non bastasse, c’è anche un piccolo impianto eolico, che produce energia anche quando non c’è il sole. In quella zona dell’Umbria, il vento non manca. Inoltre la casetta sfrutta il solare termico, con dei pannelli che ingabbiano la luce del sole per scaldare l’acqua. (Al posto di usare il gas che proviene dalla Russia).
Per regolare la temperatura interna all’abitazione, sono state previste diverse modalità.
La prima è una veranda che raccoglie la luce del sole e crea una specie di effetto serra. Da lì c’è uno scambiatore d’aria che fa circolare l’aria stessa in tutta la casa. Quindi: di giorno si raccoglie il calore del sole e la sera ci si scalda la casa. Può aiutare.
La seconda modalità è un sistema refrigerante creato per la stagione estiva. È semplicissimo. Si tratta di un tubo di plastica leggero che dalle pareti di casa attraversa parte del terreno adiacente l’abitazione e sbuca nel sottobosco. Come funziona? Nel sottobosco, all’ombra delle piante, l’aria è più fresca. Se in casa la temperatura è alta si alza, il tubo, collegando due ambienti con un differenziale di temperatura. Quest fa in modo che la temperatura si bilanci. E così in casa avremo un po’ di fresco dal sottobosco, come se ci trovassimo all’ombra di qualche pianta.
Sul fianco della casa è posizionato anche un serbatoio per l’acqua piovana, con un filtro. Quando piove, l’acqua è raccolta dal tetto nel serbatoio, filtrata e incanalata nei tubi del bagno e della cucina. La si può utilizzare per lavarsi, fare la doccia, lavare i piatti o i panni sporchi. Non si spreca così l’acqua potabile, cosa che invece avviene nelle nostre case. Senza il benché minimo rispetto per chi invece, dall’altra parte del mondo, non ha nemmeno l’acqua per dissetarsi.
COME SFRUTTARE L’ ENERGIA SOLARE
Ricapitolando possiamo sfruttare il Sole ad esempio in due modi: attraverso il fotovoltaico e attraverso il solare termico.
Un impianto fotovoltaico sfrutta la luce solare incidente sui suoi pannelli per produrre energia elettrica. Circa un 20/25% dei Kwh irradiati dal sole su un metro quadrato di pannelli fotovoltaici riescono ad essere trasformati in corrente. Un impianto solare termico è invece un dispositivo che cattura sempre la luce solare, ma per immagazzinarla. Viene usata principalmente ai fini del riscaldamento dell’acqua, in sostituzione o ad integrazione delle caldaie a gas. Il solare termico può arrivare a sfruttare più dell’80% dei Kwh irradiati dal sole per trasformarli in calore. Ed è quinti molto efficiente, nonostante sia una tecnologia più vecchia, più semplice e meno costosa.
Entrambe le tipologie di pannelli sono realizzate con materiali semplicissimi (vetro e alluminio) e facilmente riciclabili. Il fotovoltaico utilizza anche del silicio e del rame, che vengono trattatati in modo tale da poter raccogliere la luce e trasformarla in elettricità. Qualcuno ha lamentato il fatto che il silicio sia inquinante, ma in realtà lo è solo in alcune fasi del processo di lavorazione dei pannelli. Non certo dopo che sono stato istallati a casa vostra.
Il silicio è un materiale abbondantemente presente in natura
Ne sono costituite per la maggior parte rocce e sabbia. Ed è quindi molto meno inquinante di quanto lo siano tanti dei materiali che già abbiamo in casa. C’è chi si preoccupa del fatto che tra trent’anni non sapremo come riciclare il silicio. Sebbene sia semplicemente una lastra di pietra trattata che manterrà per sempre le sue caratteristiche e il suo valore. E invece ignora completamente la difficoltà che già abbiamo di smaltire le tecnologie che utilizziamo ora.
Per esempio, quanto inquinano le automobili, non solo quelle circolanti, ma anche quelle rottamate o quelle invendute?
Tornando ai nostri impianti fotovoltaico e solare termico. Entrambi necessitano di tecnici specializzati per essere installati: l’elettricista per il fotovoltaico e l’idraulico per il solare termico. Per darvi un’idea, vi basterebbero solo un paio di pannelli di solare termico per garantire l’acqua calda a un’abitazione in cui vive una famiglia di 4 persone.
I COSTI
«Ma quanto costeranno?», vi starete chiedendo. Costano meno che installare le finestre (infissi e vetri) di casa. E visto che quando comprate una casa nuova la prima cosa che fate è quella di rifare i serramenti, sarebbe bene che valutiate anche la possibilità di installarvi un impianto fotovoltaico e solare termico. Il risparmio che avrete in futuro sarà gratificante. Oltre al fatto che fin da subito contribuirete a inquinare meno e sarete meno soggetti alle conseguenze delle controversie politiche tra Ucraina e Russia (o di chi per esse).
DARE IL BUON ESEMPIO ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI
L’utilizzo di energia da fonti rinnovabili come primo passo verso una società più sostenibile è diventato per la prima volta fonte di discussione concreta l’11 dicembre 1997 durante la “Conferenza COP3” di Kyoto, alla quale hanno partecipato tutti i paesi delle Nazioni Unite e che ha portato alla redazione di un accordo (il Protocollo di Kyoto), siglato da 191 nazioni di tutto Pianeta.
Esso impone una serie di target legati alla riduzione del consumo energetico e dell’inquinamento. È stato il primo serio tentativo a livello mondiale. Il target si può riassumere con il numero 20-20-20: una riduzione del 20% dell’inquinamento, un incremento del 20% di produzione di energia rinnovabile e un aumento del 20% dell’efficienza energetica, da conseguire entro il 2020.
Ma la cosa da non credere è che gli Stati Uniti (che da soli consumano il 25% delle risorse del Pianeta) non hanno siglato l’accordo. Probabilmente troppi interessi economici legati al petrolio e ad altre fonti di energia non rinnovabili sono entrati in gioco. E il Canada, che inizialmente aveva siglato l’accordo, è stato poi convinto da “pressioni esterne”, facile indovinare da parte di chi, a revocare in un secondo momento la sua adesione al Protocollo stesso. Se questo è dare il buon esempio…
Articolo estratto dal libro “Liberi dal Sistema – La Guida per Cambiare il Mondo Partendo da Sè” di Enrico Caldari.
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