Quali sono gli interessi dell’industria farmaceutica?

nteressi dellindustria farmaceutica

Quando è iniziata la storia dell’industria farmaceutica? Dato che molte delle dinamiche legate al mondo della salute sono manipolate in base agli interessi delle multinazionali del settore, sarebbe ora opportuno scoprire insieme quando, come e perché tutto questo è iniziato.

STORIA DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA: I 4 MAGNATIindustria-chimica-farm

La storia dice che tutto nacque agli inizi del Novecento dall’idea di quattro grandi imprenditori americani, ciascuno dei quali investiva in uno specifico settore. Andrew Carnagie era un imprenditore nel settore dell’acciaio. J.D. Rockefeller era un petroliere. Jay Gould era impegnato nell’industria dei trasporti, ferrovie e strade. J.P. Morgan, infine, era un magnate della finanza.

Questi quattro signori ebbero la brillante idea di diversificare ulteriormente il loro business e di cercarne e occuparne uno nuovo. E soprattutto che potesse aprirsi al più vasto numero di potenziali clienti consumatori. Quale fu questo business? Quello legato alla salute, ovviamente. Un business che non escludeva nessuno, perché tutti abbiamo bisogno di stare bene.

Quindi, si misero a costruire fabbriche che cominciarono a produrre farmaci per curare con  rimedi chimici costruiti in laboratorio le più disparate patologie. Brevettando ciascuna molecola e principio attivo prodotti e immessi sul mercato.

Prima che venisse creato questo nuovo business, la gente si curava in modo più diversificato e naturale. Seguendo gli accorgimenti che ogni medico poteva dare agendo secondo i principi del Giuramento di Ippocrate. Fu quindi palese che era necessario convincere le persone a scegliere il rimedio farmacologico. E ad abbandonare le cure, fino a quel momento, convenzionali. Come fare?

La Ricerca per screditare le terapie naturali e favorire la nascita dell’industria farmaceutica

Nel 1908, i quattro magnati (con la Carnagie Foundation di Andrew Carnagie in testa) commissionarono e finanziarono una ricerca. Ricerca che fu condotta da un certo Flexner, già amico di Rockefeller, con lo scopo di screditare tutte le terapie naturali. Quelle a basso costo, a basso impatto, a basso effetto collaterale, evidenziandone la poca efficacia terapeutica.  

Il Rapporto Flexner (questo è il nome che fu poi dato allo studio) concludeva promuovendo i farmaci dell’industria farmaceutica. Essi venivano proposti come la miglior soluzione per ogni disagio e malattia. Poiché i loro prodotti erano il frutto di ricerche e di studi condotti da equipe di medici e ricercatori. Era ovvio che i loro prodotti sarebbero stati di gran lunga migliori dei consigli dati dal singolo medico sulla base della sua esperienza personale.

ind-farmLE VITTIME SACRIFICALI PER LA NASCITA DELL’ INDUSTRIA FARMACEUTICA

Tuttavia, c’era chi dai medici “naturali” andava ancora. Come Arturo Toscanini, il famoso direttore d’orchestra che proprio negli anni Venti dello scorso secolo era molto conosciuto anche in America. Tra il 1926 e il 1934 diresse la New York Philarmonic Orchestra. Quando si trattava di curarsi, Toscanini preferiva ritirarsi nelle campagne toscane e farsi visitare dal Dottor Alberto Rinaldi. Si trattava di un medico omeopata che viveva in provincia di Siena. Pur esercitando la professione in modo appartato, stava cominciando a farsi conoscere per il fatto che le sue cure naturali erano davvero efficaci. E molti personaggi famosi ne iniziavano a parlar bene.

La fama di Rinaldi arrivò anche in America, e le industrie farmaceutiche cominciarono ad avere il timore che la medicina omeopatica potesse avere ancora una chance. O comunque ostacolare lo sviluppo dell’ industria farmaceutica.

Nel 1935 Rinaldi venne ucciso a bastonate dal suo vicino di casa, che scontò una pena di due anni in carcere. Poi sparì in Sud America, acquistando un concessionario di automobili Fiat, non si sa con quali soldi.

George Lakhovsky e la Medicina Vibrazionalegeorges-lakhovsky

Un altro esempio di vittima sacrificale fu il russo George Lakhovsky, uno dei padri della medicina vibrazionale. Lakhovsky fu tra i primi a teorizzare che il corpo si potesse curare non solo a livello chimico. E quindi, attraverso l’assunzione di una molecola, di un principio attivo o di un farmaco, ma anche a livello bio-fisico. Questo era possibile attraverso delle apparecchiature che riproducevano delle onde vibrazionali simili a quelle che caratterizzano il corretto flusso energetico del corpo umano. Nei suoi vari organi e distretti.

Lakhovsky mise a punto diverse apparecchiature atte a riprodurre tali frequenze. E molte di queste furono presto utilizzate negli ospedali in Sud America, in Francia, in Italia. Erano gli anni Trenta. Finché, in un giorno del 1942, mentre Lakhovsky si trovava in viaggio a New York, fu investito da una limousine che lo uccise all’istante. Da allora, la medicina ufficiale sospese (o quasi) ogni tipo di ricerca legata alla medicina vibrazionale. Le apparecchiature di Lakhovsky sparirono dagli ospedali. Dimenticate completamente.

Quale epilogo dobbiamo aspettarci dall’eredità che ci ha lasciato lo scorso secolo? Personalmente credo sia arrivato il momento di evolvere. Le soluzioni ci sono.

 

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